Lerici e le cinque terre


Attraverso i secoli l'uomo, con grande fatica e costanza, ha costruito su rilievi ostili, plasmati da antichissimi movimenti geologici, un paesaggio unico al mondo per audacia ed armonia: Le Cinque Terre. Raggiunti solo di recente da una strada, i borghi stipati su speroni di roccia o alla foce di torrenti hanno conservato intatto il loro fascino originale.

Tutta la zona delle Cinque Terre fino a Portovenere è Parco naturale e marino con flora e fauna rara e protetta. Sentieri panoramici ben individuabili grazie all'opera del C.A.I. sono frequentati da appassionati del footing e del trekking. Alcuni tratti sono percorribili a cavallo e in mountain-bike.

Nel parco marino delle Cinque Terre il fondale è vario e a tratti spettacolare, al largo come sotto punta: le immersioni sono consentite solo in certe zone e con una guida. Piace molto anche ai bagnanti, che qui trovano sabbia, ciottoli e scogliera e possono praticare canottaggio e vela. Le motonavi da turismo offrono un buon servizio di collegamento con altre località della riviera.
Per gli amanti della gastronomia: la "monterossina" è un dolce con crema, marmellata, cioccolato; la "focaccia dolce" (tipica di ferragosto) ha canditi, uvette e pinoli; i canestrelli della domenica delle palme sono aromatizzati con finocchietto. Il vino bianco e la grappa delle cinque terre sono rinomati, ma non quanto lo "Sciacchetrà", il vino liquoroso prodotto con le uve passite.

Il primo borgo sul mare a ovest di Portovenere è Riomaggiore, la prima delle Cinque Terre. Il nome deriva dal "rivus maior" oggi coperto dalla ripida via principale, affiancata da due file di case che scendono verso il mare.
La macchia mediterranea domina il paesaggio, dalle scogliere impervie ai sentieri che si inerpicano fino al crinale del monte Parodi, oltre il quale appare il golfo della Spezia: uno di questi percorsi sale rapidamente dal paese ai 400 metri del santuario della Madonna di Montenero, il primo che si incontra sulla "via dei santuari" che passa a monte delle Cinque Terre. Del castello duecentesco rimangono solo parte della cinta muraria e resti dei due torrioni, visibili sul colle Cerricò, in posizione panoramica.

Sul promontorio di Torre Guardiola, dove un tempo c'era un forte, ora è stato allestito un percorso naturalistico attrezzato per il birdwatching; comprende anche un originale laboratorio di scrittura creativa all'aria aperta.

Riomaggiore è compresa nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, che è anche riserva marina: le molte specie rare, vegetali e animali, sono protette, e l'attività di pesca è regolamentata. Sono praticabili tutti gli sport marini, dalle immersioni (è presente un centro di diving) alla vela. Qui comincia la famosa Via dell'Amore, un sentiero a picco sul mare scavato nella scogliera che collega il paese a quello di Manarola.

Manarola è più antica rispetto a Riomaggiore: le prime notizie risalgono infatti agli inizi del XIII secolo. Interessante da visitare è la frazione di Volastra, detto "paese degli ulivi", sul sentiero per Coniglia: un borgo di origine romana che conserva la struttura originaria, situato a 340 metri sul livello del mare e un tempo collegato a Manarola da una scalinata di 1000 gradini.

Corniglia, anch'essa sulla costa ma in posizione più alta e protetta, è di origine romana, e si differenzia moltissimo dagli altri quattro borghi: ha infatti una spiccata caratteristica agricola e viene classificato come borgo rurale e non marinaro. Al mare si arrivava un tempo solo lungo una ripida scalinata di 370 gradini. Tra Corniglia e Vernazza si estende la grande spiaggia di ciotoli di Guvano.

Vernazza vanta un'illustre tradizione marinara: quando, nel XIII secolo, Genova entrò in possesso del golfo, riconobbe alla marineria vernazzese importanti privilegi. Inoltre vi allestì un cantiere navale e dotò il paese di un imponente sistema difensivo, che comprendeva, oltre al castello Doria,una cinta muraria verso monte e tre torrioni; verso il mare, il "Belforte" merlato. Molto suggestiva è anche la chiesa romanica di Santa Margherita di Antiochia, costruita a picco sulla scogliera. Per gli amanti delle immersioni, la grotta Maemuna, una fenditura nella scogliera accessibile in barca fino a 50 metri, presenta fondali molto interessanti.

A Vernazza è anche attivo un centro di diving. Il porticciolo ha una capacità di 200 posti barca. Vernazza è al centro di una rete di sentieri che collegano tra loro le località costiere delle cinque terre. Il santuario della Madonna di Reggio, a ridosso del crinale, si può raggiungere in meno di un'ora di cammino dal paese, percorrendo l'antico sentiero che attraversa le fasce, intercalato dalle stazioni della via Crucis. Il santuario ha facciata romanica e interno barocco, e custodisce un'effigie mariana di scuola toscana del XIV secolo, oggetto di grande devozione, e una bellissima collezione di "ex voto" di marinai.

L'origine storica del borgo di Monterosso risale al 643, anno del primo consistente insediamento al mare delle popolazioni collinari che fuggivano dalle invasioni barbariche.
Il nome del paese deriva probabilmente dal colore rosso dei capelli della famiglia preminente all'epoca. Il poeta Eugenio Montale, premio Nobel nel 1975, trascorse qui le vacanze durante l'infanzia e la giovinezza: il parco letterario a lui dedicato è un itinerario che fa conoscere i luoghi e il paesaggio da cui il poeta trasse materiale e ispirazione per le sue prime e più celebrate raccolte.

Lerici è il centro più importante della parte orientale del Golfo di La Spezia. Di origini etrusche, importante scalo in epoca romana, nel medioevo fu conteso a lungo tra Genova e Pisa. I pisani lo occuparono nel 1241 e vi costruirono il castello, ampliato e rinforzato poi dai genovesi.
Le grandi ville nobiliari furono costruite tra il XVII e il XVIII secolo; in seguito si sviluppò come centro turistico. Quasi in continuità verso ovest con la vicina San Terenzo, a oriente scogli e spiagge la dividono da Tellaro. Panoramiche e di grande interesse storico sono le località sui crinali, come la Serra, Pugliola, Solaro e Pozzuolo. Il castello di Lerici, tra gli imponenti bastioni e la torre pentagonale, racchiude la cappella duecentesca di Sant'Anastasia.

E' stato restaurato di recente e sarà sede di un museo geopaleontologico. Il castello di San Terenzo ospiterà invece un centro multimediale dedicato ai coniugi Shelley, i due scrittori inglesi che soggiornarono a villa Magni. Tra Lerici e Tellaro si incontrano la Cala, nelle cui acque si intravede il relitto di una nave oneraria romana, Maralunga, con la fortificazione costiera ottocentesca, e Fiascherino, una baia circondata dalla macchia mediterranea.

Sulle alture rimangono le rovine di Barbazzano, nota nel medioevo per la sua marineria. Molto caratteristica Tellaro, con i carruggi che scendono verso la piazzetta e la chiesa di San Giorgio sul mare. L'oratorio di Santa Maria in Selaa, sorto come fortificazione, sarà presto un museo. Il complesso polivalente della Venere Azzurra è dotato di due piscine (una olimpionica) e impianti per il tennis, il golf e il tiro con l'arco. Il porto turistico ha una capienza di 2000 posti barca.

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